Thursday, May 2, 2013

Koh Lanta

Langkawi, May 2nd 2013

After a very long trip which took almost the entire day yesterday, I'm now writing from an island in the north west of Malaysia, Langkawi.
A few days ago I left Krabi in a minivan and in a few hours I arrived in Koh Lanta, one of the biggest Andaman islands in the south of Thailand.
I easily found a room in one of the less crowded parts of the island, which was quite cheap given the fact that the resort was on the beach, with restaurant, swimming pool, travel agency, and a hammock for each bungalow. By less crowded I mean that there was nearly nobody there since we're moving towards the low (wet) season, but the island is generally quite empty anyway since it's so big and it's not a major attraction for tourists.
After some lunch and a mandatory dive in the sea followed by chilling out on the hammock, I looked at my guide and at the map of the island and decided to go exploring.
It became immediately clear that to visit you need some kind of vehicle since the island is big and there isn't any kind of public transportation, except to go to bars during the night. So I rented a motorbike from the resort -- six euros for 24 hours, excluding gasoline, for which I payed more or less 5 euros for a full (small) tank.
I went towards a cave but I got lost and then went to the "old town", which the guide says it's a must-see. Well, it was wrong.
Then I did go to the cave and I was quite impressed. I went there alone with the mandatory guide which unfortunately didn't speak much English and whose pace was a bit faster than what I would have liked. We walked for half an hour in the forest to reach the entrance, then he handed me a head-lamp and I followed him through narrow, dark passage-ways between big chambers with stalactites. At first I was surprised not to see any signs of life such as bats but then the guide showed me the biggest spider I've ever seen -- that made me a bit more careful from then on about where I was walking. We later saw a huge cricket and also a lot of bats all grouped in a single chamber of the cave. Overall we stayed inside the cave around one hour.
After that I went back to the bungalow and relaxed a bit waiting for the sunset. Being on the west side of the island I was expecting nice views. What I didn't expect is that there was also low tide and where just a few hours before I had dived there was now an amazing show of rocks, small hermit crabs, crabs, sea cucumbers, small fish -- and the sunset. It was stunning. And when I looked up, above the vegetation behind me, there were a couple of eagles making circles.
When I had enough -- which took quite a bit -- I went for dinner. One of the places on the guide was not too far by bike so I went and it did look quite nice but it was full, so in the end I opted for a quite simple thai restaurant nearby where I had a nice spicy salad of seafood.
The day after I left quite early to visit a waterfall in the middle of the forest, in the south of the island. It took quite a while to get there but the hike in the forest along the river was really nice, and I saw a couple of big squirrels, a lot of lizards, and a few nice birds. Even though the waterfall at the end was nothing spectacular, it was quite cool and the pond around it was full of big crabs and little frogs. On my way back I also saw a small black and red viper.
After the waterfall I went back to the resort and chilled out by the sea. At around 4 I had a taxi pick me up to go to a rather known cooking school on the island called Time for Lime. Founded by a westerner, it's a resort/restaurant/cooking school which finances an animal shelter for cats and dogs. The lesson lasted the entire evening but to be frank it was more of a nice and fulfilling dinner with the extra experience of making the sauces yourself: most of the big stuff were already prepared for us but we did have a great introduction to the main thai spices and ingredients and we got to handle them to garnish our own food. We had a starter of miang kham, which is all the flavors of thai food in one small bite. Then we prepared (most of) the penang curry paste which we got to use later on. Then we saw papaya sticks being deep-fried tempura-style and we took them and prepared a great salad, together with a deep-fried and caramelized fish filet which we prepared with a sauce we made ourselves. After eating that we went back to the workstations and prepared tom yam soup (the stock was already made) and stir-fried chicken curry, with the paste we had made at the beginning. We topped all of that with a small dessert -- which was already prepared for us -- of wild banana pieces cooked in coconut milk. Everything was really delicious and I had a nice dinner with the other three people from the lesson, even though I'm pretty sure that was hardly enough to learn the basics of thai cuisine -- and there's also the problem of finding all those ingredients outside of Thailand...
The next day I left at 7 for Malaysia, and it took the most part of the day, changing van, taxi, and boat several times along the way.

Langkawi, 2 Maggio 2013


Dopo un viaggio molto lungo che ha preso quasi tutto il giorno ieri, scrivo ora da un'isola a nord ovest della Malesia, Langkawi.
Qualche giorno fa lascio Krabi in pulmino e in poche ore sono a Koh Lanta, una delle più grosse isole Andamane nel sud della Thailandia.
Trovo facilmente alloggio in una delle parti meno frequentate dell'isola, piuttosto economico nonostante il resort sia sulla spiaggia e includa ristorante, piscina, agenzia di viaggi, e un'amaca per ogni capanna. Per meno frequentate intendo che praticamente non c'è nessuno visto che ci stiamo avvicinando alla bassa stagione -- quella delle piogge -- ma l'isola è generalmente piuttosto tranquilla in ogni caso dato che è così grande e non una delle mete più turistiche dell'area.
Dopo aver mangiato qualcosa e adempiuto l'obbligo del bagno a mare seguito da riposino sull'amaca, guardo la guida e la mappa dell'isola e decido di partire in esplorazione.
Mi è subito chiaro che per girare ho bisogno di un qualche veicolo, visto che l'isola e grande e non c'è trasporto pubblico, a parte per i bar la sera. Noleggio quindi una moto dal resort -- sei euro per 24 ore, escludendo la benzina, per la quale pago circa 5 euro per un (piccolo) pieno.
Mi dirigo verso una grotta ma mi perdo; dirotto quindi per la "città vecchia", che la guida dice che è da non perdere. La guida a volte sbaglia.
Vado quindi alla grotta, che invece merita decisamente. Vado da solo con la guida obbligatoria, che sfortunatamente non parla molto l'inglese e va un po' più veloce di quanto vorrei. Camminiamo per mezzora nella foresta e arriviamo all'entrata, dove la guida mi offre una lampada da fronte e lo seguo attraverso stretti passaggi bui tra grosse camere di stalattiti. All'inizio sono sorpreso di non vedere alcun segno di vita tipo pipistrelli o simili, fino a quando la guida non mi mostra il più grosso ragno che abbia mai visto. Da quel momento divento un po' più cauto su dove cammino. Poi vediamo un enorme grillo e alla fine anche un folto gruppo di pipistrelli in una singola camera della grotta. In tutti stiamo dentro la caverna per circa un'ora.
Torno alla mia capanna e mi rilasso un po' in attesa del tramonto. Poiché sono sul lato ovest dell'isola mi aspetto un bel panorama. Quello che non mi aspetto è che c'è anche la bassa marea e dove poche ore prima avevo fatto il mio bagnetto ora c'è un incredibile panorama di rocce, piccoli paguri, granchi, cetrioli di mare, piccoli pesci -- e il tramonto. Da rimanere incantati. E quando guardo in alto, sopra gli alberi alle mie spalle, un paio di aquile disegnano lenti cerchi in cielo.
Quando ne ho abbastanza -- ci vuole un po' -- vado a cena. Uno dei posti indicati nella guida è non troppo lontano con la moto. Quando arrivo l'aspetto è invitante ma è pieno, quindi alla fine opto per un semplice ristorante thailandese lì vicino dove mangio una insalata piccante di pesce piuttosto buona.
Il giorno dopo esco piuttosto presto per visitare una cascata in mezzo alla foresta, nel sud dell'isola. Ci vuole un bel po' per arrivare ma la camminata nella foresta lungo il fiume è molto piacevole e vedo un paio di grossi scoiattoli, tante lucertole, e qualche uccello colorito. Anche se la cascata alla fine è tutt'altro che impressionante, fa fresco e la pozza intorno è piena di grossi granchi e piccole rane. Lungo la strada del ritorno incontro anche una piccola vipera rossa e nera.
Dopo la cascata torno al resort e mi rilasso in spiaggia. Verso le 4 un taxi mi preleva e mi porta ad una scuola di cucina piuttosto famosa nell'isola chiamata Time for Lime. Fondata da un'occidentale, è un resort/ristorante/scuola di cucina che finanzia un rifugio per cani e gatti randagi. La lezione dura l'intera serata ma ad esser sinceri è più una piacevole e sostanziosa cena con l'esperienza addizionale di fare salse per conto proprio: la maggior parte delle cose più complesse sono preparate per noi dallo staff. Godiamo comunque di una bella introduzione alle principali spezie e ingredienti thai e ne facciamo uso per guarnire il nostro cibo. Cominciamo con un antipasto di miang kham, che racchiude tutti i sapori del cibo thailandese in un unico boccone. Poi prepariamo (la maggior parte de) la pasta di curry penang che utilizzeremo più tardi. Poi assistiamo alla frittura in stile tempura di una julienne di papaia con cui prepariamo un'ottima insalata croccante, servita insieme a filetti di pesce impanati e fritti che prepariamo con una salsa fatta da noi. Dopo aver mangiato tutto, torniamo ai fornelli e prepariamo una zuppa tom yam di gamberetti (il brodo è già pronto) e pollo al curry fritto in padella, con la pasta di curry fatta all'inizio. Concludiamo la cena con un piccolo dessert -- già pronto per noi -- di pezzi di banana selvaggia cotti in latte di cocco. È tutto delizioso e la cena è piacevole in compagnia degli altri tre studenti della lezione, anche se sono piuttosto sicuro che non sia sufficiente per capire le basi della cucina thailandese -- senza parlare del problema di trovare gli ingredienti fuori dalla Thailandia…
Il giorno dopo lascio il resort alle 7 in direzione Malesia, e passo la maggior parte del giorno viaggiando, cambiando pulmini, taxi e barche diverse volte lungo il percorso.









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